Una doccia di radiazioni elettromagnetiche da smartphone e tablet
Pubblicato da ing. Davide Maria Palio in Tecnologia · Mercoledì 27 Mag 2020 · 2:30
Tags: smartphone, streaming, radiazioni, elettromagnetiche
Tags: smartphone, streaming, radiazioni, elettromagnetiche
Gli smartphone e i tablet, sempre più in uso nella nostra società, costituiscono una delle più importanti fonti di esposizione a campi elettromagnetici in radiofrequenza per chi li porta con sè e ne fa uso. Molti utilizzatori però non ne sono consapevoli.
In tempi di isolamento a causa dell'emergenza sanitaria e di incentivazione di pratiche di telelavoro (arbitrariamente definito dal governo 'smart working'), è nettamente aumentato - spesso per motivi di necessità lavorativa - l'utilizzo di terminali wireless, sia tra gli adulti che tra gli adolescenti, i ragazzi e i bambini, quasi sempre senza che gli utilizzatori venissero ben informati delle modalità di funzionamento e dei rischi che questi comportano. Molti utilizzatori tuttora ignorano infatti di essere continuativamente investiti da radiazioni elettromagnetiche durante la loro sessione di 'smart working' o di 'lezione scolastica a distanza'. I sintomi di elettrosensibilità sono molto comuni tra gli utilizzatori di smartphone e tablet, essi includono mal di testa, difficoltà di concentrazione, stanchezza, tinnito, palpitazioni cardiache, irritabilità (una lista più esaustiva di sintomi ricorrenti è riportata nel questionario in appendice alla linea guida di EuropaEM, riportata in figura).
Il traffico dei dati viene generato dalle applicazioni (app) funzionanti in background sul terminale, app che di continuo scambiano informazioni con la rete. I dati vengono scambiati (trasmessi o ricevuti) con un hotspot WLAN nel caso di utilizzo Wi-Fi e/o con una stazione radio base (3G, 4G, 5G) da cui il terminale è in un determinato istante servito, nel caso di utilizzo della rete mobile dell'operatore pubblico. In quest'ultimo caso, i dati ricevuti dal terminale vengono trasmessi dalla stazione radio base e quindi comportano l'irradiazione elettromagnetica generalizzata nell'ambiente territoriale che contiene il terminale; viceversa, i dati trasmessi dal terminale comportano la trasmissione di radiazioni elettromagnetiche dal terminale nell'ambiente territoriale, che verranno captate dalla stazione radio base.
Anche nel caso di uno scambio di dati apparentemente unidirezionale dal punto di vista dell'utente, tra stazione radio base/hotspot e terminale, come nello scenario di download di un file di dati o di streaming di un video sul terminale, in realtà quello che avviene tra terminale e stazione radio base è una fitta e continua serie di trasmissioni e ricezioni di messaggi radio, come accennato in figura. L'affermazione, riportata su alcuni canali mainstream, che il terminale wireless non emette radiazioni elettromagnetiche in una sessione di streaming video o di download di file dati è destituita di fondamento. Il video riportato mostra quanto sia importante, per evitare esposizioni indebite a radiazioni elettromagnetiche, se si è costretti all'utilizzo di uno smartphone, il collegamento con un cavo ethernet (per i modelli di terminali che lo supportano). La differenza, segnalata visivamente dal rivelatore di microonde posto a sinistra del terminale, è lampante.
Fonti di questo articolo:
- EuropaEM Linea Guida: https://europaem.eu/attachments/article/124/EUROPAEM_EMF_Guideline_2016_Italiano_8_2_2018.pdf
- Smart working - Come utilizzare notebook, tablet e smartphone?: https://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-rischio-C-5/attrezzature-macchine-C-45/smart-working-come-utilizzare-notebook-tablet-smartphone-AR-19989/
- Trasmissione Porta a Porta 16 Gennaio 2020: https://www.raiplay.it/video/2020/01/porta-a-porta-6b586810-6a0f-4e5e-91f4-a23699b3fe5b.html
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recensioni
Alessandro
Venerdì 29 Mag 2020
articolo interessante
Diego Simini
Sabato 30 Mag 2020
Ottimo lavoro! Si dimostra l'infondatezza di certe affermazioni tranquillizzanti.