Operativa la quinta frequenza italiana LTE allocata per il rafforzamento dei servizi dati wireless a banda larga
Nel Settembre 2015, il Governo italiano ha concesso l'utilizzo di due canali radio di larghezza pari a 20 MHz ciascuno nella banda "L" a 1.5 GHz. Si tratta di canali da utilizzare nella tratta downlink (da Stazione Radio Base a terminale mobile) in maniera aggregata agli altri canali del gestore per aumentare la velocità dei servizi dati 4G (LTE) offerti commercialmente dallo stesso. I due canali all'asta, nel 2015, sono stati aggiudicati da TIM e da Vodafone [1]. Queste allocazioni in banda 1.5 GHz si sono andate ad aggiungere alle esistenti per LTE, nelle bande 800 MHz, 1800 MHz, 2000 MHz, 2600 MHz.
La banda 1.5 GHz di LTE comincia ora a essere operativa: abbiamo osservato recentemente delle emissioni da una Stazione Radio Base TIM nel nuovo canale allocato. Da quella data in poi, tutti i nostri rilievi effettuati in ambienti di vita includono in modalità standard un controllo delle emissioni LTE in tale banda.
Queste emissioni ovviamente si vanno ad aggiungere a tutte le altre esistenti e possono far aumentare il carico totale del livello di immissione misurabile negli ambienti di vita e, in particolare, nei siti più esposti a radiazioni elettromagnetiche provenienti da Stazioni Radio Base.
[3] Rilevazione e misura del livello di segnale LTE effettuata in banda "L" l'11 Settembre 2017 (Sicilia nord-orientale).
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