Studio di Ingegneria CEMLAB
Contattateci a info@cemlab.it o a +39 095 5187402
Vai ai contenuti

Linee Guida per il Rumore Ambientale da OMS. Rumore? Davvero??

CEMLAB
Pubblicato da ing. Davide Maria Palio in Ambienti di vita · 3 Novembre 2018
Tags: RumoreinquinamentoelettromagneticoOMS
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblica le linee guida per il rumore ambientale.

Ne dà notizia un aggiornamento pubblicato recentemente da ARPA Toscana.

L'abstract della pubblicazione recita:
Il rumore è un importante questione di salute pubblica. Ha impatti negativi sulla salute umana e sul benessere ed è una preoccupazione crescente. L'Ufficio Regionale Europeo ha sviluppato queste linee guida, sulla base della crescente comprensione di questi impatti sulla salute dell'esposizione a rumore ambientale. Lo scopo principale di queste linee guida è di fornire raccomandazioni per proteggere la salute umana dall'esposizione a rumore ambientale originato da varie fonti: trasporti (stradale, ferroviario, aereo), turbine eoliche e attività ludiche. Esse forniscono robusti consigli di salute pubblica basati sull'evidenza, che è essenziale per guidare le azioni politiche che proteggano le comunità dagli effetti negativi del rumore. Le linee guida sono pubblicate dall'Ufficio Regionale Europeo dell'OMS. In termini di loro implicazioni per la salute, i livelli di esposizione raccomandati possono essere considerati applicabili ad altre regioni e adatte a una audience globale.

La pubblicazione ha tra i suoi riferimenti un'altra pubblicazione, intitolata Meccanismi biologici collegati a effetti cardiovascolari e metabolici del rumore ambientale. L'abstract è riportato di seguito:
Le linee Guida dell'OMS sul rumore ambientale per la Regione Europea si focalizzano su svariati effetti sulla salute extra-uditivi, inclusi i disturbi del sonno, il fastidio, le malattie cardiovascolari e metaboliche, effetti negativi sulle nascite, indebolimento cognitivo, della salute mentale e del benessere. Questo documento tratta principalmente i meccanismi biologici collegati agli effetti cardiovascolari e metabolici del rumore ambientale. In particolare, si focalizza sui percorsi eziologici collegati ai meccanismi di stress e sul ruolo della modifica dell'effetto da fattori percettivi e psicologici.

Tutto questo mentre l'OMS continua a ignorare gli appelli rivolti da medici e scienziati da tutto il mondo, appelli che fanno riferimento all'inquinamento elettromagnetico crescente, che chiedono un incremento dei finanziamenti di studi indipendenti sulle esposizioni ambientali, che soprattutto chiedono una regolamentazione più cautelativa dell'esposizione derivante dalle sorgenti di campi elettromagnetici artificiali. L'ultimo appello, in ordine cronologico è EMF Call (in italiano), pubblicato pochi giorni fa.

Da un punto di vista fisico, la trasmissione aerea del rumore avviene tramite fenomeni ondulatori meccanici in un mezzo elastico - l'aria a pressione atmosferica (101325 Pa). E' appena il caso di ricordare che la propagazione aerea del rumore, anche nel caso di sorgenti ad alta potenza sonora, non produce mai effetti termici sulle persone esposte, a causa dei valori di energia nell'unità di tempo e nell'unità di superficie trasportata dalle onde sonore e depositata sul ricettore umano. Le densità di potenza sonore incidenti (misurabili in uW/m2) sono molto più modeste di quelle che riguardano i campi elettromagnetici tecnici in radiofrequenza ambientali. Ad esempio la densità di potenza sonora ambientale (=lontano dalle sorgenti) incidente in un ambiente urbano mediamente rumoroso (L=60 dB) è di appena 1 uW/m2, mentre le densità di potenza elettromagnetica ambientale (=lontano dalle sorgenti) di segnali tecnici in radiofrequenza di telefonia mobile in ambito urbano può andare oggi tipicamente da 10 a 1000 uW/m2 e anche ben oltre. Banalmente, per rendere l'idea, si può anche confrontare la potenza (energia nell'unità di tempo) emessa tramite le onde sonore da un martello pneumatico e tramite le onde elettromagnetiche da un settore di telefonia mobile: il rapporto numerico tra queste due tipologie potenze propagate nell'ambiente è all'incirca dell'ordine di 1 a 100.

E allora perché l'Organizzazione Mondiale della Sanità non si preoccupa anche degli effetti dei campi elettromagnetici tecnici ambientali come fa per il rumore ambientale?


Le Raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sul Rumore Ambientale, in sintesi













0
recensioni
Torna ai contenuti