Studio di Ingegneria CEMLAB
Contattateci a info@cemlab.it o a +39 095 5187402
Vai ai contenuti

La tecnologia 5G spiegata in 5 minuti

CEMLAB
Pubblicato da ing. Davide Maria Palio in Tecnologia · Giovedì 09 Nov 2017 ·  2:00
Tags: 5G

Un nuovo video introduttivo in inglese intitolato "5G in Five Minutes" della compagnia Skyworks spiega con semplici parole gli elementi essenziali e i drivers applicativi della nuova tecnologia per la trasmissione dati via radio: tra questi autoveicoli a guida remota, realtà virtuale, realtà aumentata.

La capacità dati della rete passa da una media di 20 Megabit per secondo (Mbps) a 2000 Mbps, un aumento di un fattore 100.

QAM + Carrier Aggregation + MIMO sono tre ingredienti della nuova tecnologia e sono spiegati bene con una analogia stradale. QAM (Quadrature Amplitude Modulation) riguarda la modulazione digitale dei segnali in radiofrequenza, con costellazioni sempre più fitte; la carrier aggregation ha a che fare con l'utilizzo simultaneo di canali in bande radio distinte; MIMO (Multiple Input Multiple Output) si riferisce ad antenne trasmittenti e riceventi multiple coordinate in fase.

La futura (verrà implementata in larga scala solo tra qualche anno) tecnologia a onde millimetriche aggiunge un altro ingrediente importante al disegno complessivo, un'enorme spazio in termini di risorse radio per supportare la grande richiesta di banda dati prevista nel medio termine.

Altri ingredienti che si sposano bene con la nuova tecnologia 5G sono la presenza di una rete infrastutturale in fibra ottica, ad esempio nella variante FTTC (Fiber-To-The-Curb) in cui la fibra arriva nell'isolato urbano e in cui l'ultimo segmento di rete è coperto via radio e la topologia a piccole celle (Small Cells) che avvicina ai terminali radio i nodi trasmettitori della rete, permettendo di aumentare (rispetto alle macro celle) capacità dei dati e di diminuire il tempo di latenza (Small cells = Data capacity + low latency).


La tecnologia a piccole celle, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non richiede trasmettitori con potenze relativamente elevate. La legislazione italiana per le autorizzazioni all'installazione di sorgenti radio di piccola potenza è stata già predisposta da alcuni anni per l'installazione senza necessità di autorizzazioni per buona parte di trasmettitori a piccole celle. Un altro video introduttivo in inglese di Skyworks illustra un elemento  chiave delle small cells.





0
recensioni
Torna ai contenuti