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ICNIRP e sicurezza delle esposizioni a radiofrequenza - Ma ICNIRP è un ente affidabile?

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Pubblicato da ing. Davide Maria Palio in Comunicazione · Sabato 08 Set 2018 ·  12:00
Tags: ICNIRPRFsicurezza
ICNIRP - International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection (Commissione Internazionale per la Protezione da Radiazioni Non-Ionizzanti) è in procinto di finalizzare le sue nuove linee guida sulla sicurezza delle esposizioni a campi elettromagnetici a radiofrequenza.

Fondamentalmente, relativamente alle raccomandazioni per la sicurezza, continuano a essere minimizzati o ignorati tutti gli effetti sulla salute che avvengono a intensità tali da non provocare un rialzo termico significativo. Non vengono dunque presi sul serio tutti gli studi scientifici che, anche negli ultimi anni, hanno trovato effetti biologici negativi a livelli non termici.

Ma ICNIRP è un ente affidabile?

Pubblico di seguito la traduzione di un contenuto del blog del Professor Dariusz Leszczynski, dal titolo "Is ICNIRP reliable enough to dictate meaning of science to the governmental risk regulators?" perché il lettore possa farsi, leggendolo, una propria idea.

Il Professore Dariusz Leszczynski sul suo blog affronta il tema dell'autoreferenzialità dell'organizzazione attualmente presa come riferimento dall'Unione Europea per valutare la conoscenza scientifica relativa agli effetti delle radiazioni ionizzanti sugli esseri viventi.

Il Professor Leszczynski è uno dei massimi esperti a livello internazionale sul tema degli effetti biologici delle radiazioni elettromagnetiche, vanta un brillante ed estremamente ricco profilo come scienziato, è autore di una lunga lista di pubblicazioni scientifiche, ed editore di riviste scientifiche (Radiation and Health, Frontiers in Public Health, Bioelectromagnetics, etc.). E' stato uno degli esperti invitati del gruppo di lavoro dello IARC (International Agency for Research on Cancer) che ha prodotto la Monografia 102 sulle Radiazioni non ionizzanti a radiofrequenza e la loro classificazione nel gruppo 2B (potenzialmente cancerogene).


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E' ICNIRP sufficientemente affidabile per dettare la conoscenza scientifica alle autorità governative per la regolamentazione  del rischio?
Dal blog del Professor Dariusz Leszczynski, 8 Aprile 2016

Questo post è una continuazione dei miei post pubblicati il 4 e 5 Aprile.
Nei miei ultimi due post sul blog ‘ICNIRP did it again…’ e ‘Mike Repacholi responds to ICNIRP did it again…’, ho presentato diversi motivi per cui l'attuale modus operandi dell'ICNIRP è incline a fornire una valutazione inaffidabile e distorta dell'evidenza scientifica sulla materia 'campi elettromagnetici e salute'.
Sono stato fortemente osteggiato da Mike Repacholi, Presidente Emerito dell'ICNIRP, lo scienziato responsabile per la "nascita" di questa organizzazione.

A mio parere i principali problemi di ICNIRP sono:
• si tratta di un "club privato" in cui i membri eleggono i nuovi membri, senza necessità di giustificare la selezione;
• mancanza di responsabilità di fronte a qualcuno
• mancanza di trasparenza delle loro attività
• completa mancanza di supervisione delle loro attività
• valutazione della scienza distorta a causa della somiglianza dei pareri di tutti i membri della Commissione Principale e di tutti gli altri scienziati scelti come consulenti della Commissione Principale

Ho suggerito che la somiglianza dei pareri scientifici espressi dalla Commissione Principale porterà alla valutazione distorta della scienza e ho scritto: "...Ogni esperto ha un'opinione. Con questa opinione viene a lavorare nel comitato degli esperti. Questo vale anche per i membri di ICNIRP. Spero che lei non stia suggerendo che solo gli scienziati della Commissione Principale di ICNIRP siano capaci di lasciarsi dietro le loro opinioni e valutare la scienza solo per la sua fondatezza. Comunque, vi è differenza tra un comitato dove gli scienziati al lavoro hanno opinioni diverse e un comitato dove gli scienziati al lavoro hanno opinioni molto simili. Gli scienziati sono esseri umani e si comportano come gli esseri umani, con tutto il loro fardello di sentimenti e opinioni pre-esistenti. E' cosa certa che l' "oblio" assoluto delle opinioni pre-esistenti non è possibile. Di conseguenza, gli scienziati con opinioni orientate a "nessun effetto" accetteranno più facilmente gli studi che evidenziano "nessun effetto" ed esamineranno più da vicino le carenze negli studi con "effetti esistenti". E lo stesso accadrà con gli scienziati che hanno opinioni orientate a "effetti esistenti". Essi accetteranno più facilmente studi che mostrano "effetti esistenti" ed esamineranno più attentamente le carenze degli studi che mostrano "nessun effetto". Questo è il problema. Se tutti i membri della Commissione Principale hanno le stesse opinioni, il dibattito scientifico sarà limitato e probabilmente distorto.."

Ciò che è strano e inquietante è che gli Stati Europei seguono docilmente qualunque consiglio essi ricevano da ICNIRP, fidandosi ciecamente di un gruppo di esperti auto-nominati presso l'ICNIRP, senza valutare criticamente che tipo di ONG è, quali sono i suoi interessi e Conflitti di Interesse e qual'è la sua responsabilità.

Questo è un modo molto strano di gestire la valutazione dei rischi da parte dei navigati burocrati e politici dell'Unione Europea.

Sembra che io non sia l'unico ad avere tali opinioni. In questo blog vi presento uno studio scientifico peer-reviewed su ICNIRP e le sue attività. La prossima volta vi presenterò un altro studio peer-reviewed, che confronta ICNIRP e IPCC [Intergovernamental Panel on Climate Change, ndr].

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Recentemente, mi sono imbattuto in un interessante studio "Non Interamente Affidabile: Organizzazioni Scientifiche Private e Regolamentazione del Rischio - Il Caso dei Campi Elettromagnetici" scritto da Gabriel Pascual Doménech e pubblicato nel 2013 nella rivista European Journal of Risk Regulation.

La lettura di questo articolo è paragonabile a un riassunto delle mie opinioni presentate nei due ultimi post ‘ICNIRP did it again…’ and ‘Mike Repacholi responds to ICNIRP did it again…’.

Di seguito riporto una serie di citazioni da questo articolo. In alcune di esse ho inserito enfasi usando il carattere grassetto. Consiglio vivamente a tutti di leggere il manoscritto originale. Ne vale la pena...

"...organizzazioni scientifiche private, come la ICNIRP, sono in una posizione peggiore di governi democratici quando si tratta di adeguare alcuni regolamenti sul rischio al progresso scientifico, non essendo tali organizzazioni sufficientemente affidabili a tal proposito..."

Rischio di parzialità (estratti)
"...I membri di organizzazioni scientifiche private, al contrario, non sono di solito eletti tramite un suffraggio universale, libero ed eguale. Quelli di ICNIRP, ad esempio, sono cooptati. In questo modo scompare il meccanismo che garantisce in una certa misura che le loro valutazioni e raccomandazioni tendano a soddisfare le esigenze di almeno la maggioranza dei cittadini. In assenza di tale garanzia, aumenta la probabilità che i loro propri interessi entrino in conflitto con quelli della maggioranza degli elettori.

Si può dunque supporre che i migliori esperti in alcuni rischi tecnologici - per esempio ingegneria genetica o nanotecnologia - ai quali possono derivare sostanziosi ricavi e prestigio attraverso queste competenze, non hanno i giusti incentivi, da un punto di vista sociale, per valutare oggettivamente i rischi e i benefici sia di queste tecnologie che delle loro alternative. E' nel loro personale interesse fornire opinioni che sottolineano i pro e sottostimano o addirittura nascondono i contro.
Ci si può anche attendere che gli scienziati che ottengono benefici monetari o di reputazione da parte di alcuni gruppi di interesse tendano a fornire pareri e raccomandazioni sbilanciate a favore di questi gruppi. E ci sono molti modi con cui tali gruppi possono direttamente o indirettamente fornire incentivi agli esperti: programmi di finanziamento delle ricerche, reclutamenti per la redazione di pareri amicus curiae o di partecipare al dibattito pubblico, etc. E gli esperti più rinomati sono solitamente in grado di restituire i favori esercitando influenza sui legislatori, giudici e il pubblico in diversi modi: non solo partecipando alle attività di organizzazioni come la ICNIRP, ma anche pubblicando articoli scientifici, scrivendo report destinati per l'impiego in contesti normativi, scrivendo note amicus curiae, in qualità di testimoni esperti, fornendo sostegno alle parti coinvolte in controversie legali, pubblicando panoramiche a fini divulgativi del dibattito, etc...."

Mancanza di responsabilità e trasparenza (estratti)
"...organizzazioni scientifiche private come la ICNIRP, al contrario, non devono riferire a nessuno. Esse possono motivare le loro decisioni, ma non hanno bisogno di farlo. Di solito pubblicano alcuni documenti ma non è obbligatorio per loro farlo. Essi rivelano solo le informazioni che vogliono rivelare. Inoltre, i loro processi decisionali non sono trasparenti come quelli delle organizzazioni democratiche. Questa mancanza di responsabilità e trasparenza aumenta il rischio di compiere decisioni sbagliate..."

Mancanza di pluralità (estratti)
"...La pluralità di punti di vista è molto importante per ottenere e valutare correttamente le informazioni che costituiranno la base per prendere decisioni che comportano dei rischi, come è nella fissazione di limiti di massima esposizione permessa a campi elettromagnetici. La diversità dei punti di vista è una conditio sine qua non del dialogo e della critica, che sono necessari al fine di rilevare molti errori, incongruenze e pregiudizi. Questi ultimi, come osserva Feyerabend, <<sono evidenziati da un confronto, non da un'analisi>>. << Di solito, non ne siamo nemmeno a conoscenza e ne riconosciamo gli effetti solo quando incontriamo un punto di vista completamente diverso>>.

Il fatto che persone con differenti punti di vista e posizioni disparate o perfino fortemente contraddittorie prendano parte a una deliberazione facilita lo scambio di idee, la trasparenza, una migliore conoscenza di tutte le alternative considerate e le loro motivazioni, le critiche, la formulazione di nuove alternative e l'impegno argomentativo. Inoltre, l'eterogeneità di attori tende a neutralizzare le loro possibili distorsioni e la mancanza di imparzialità. <<Il processo decisionale collettivo è più probabile che amplifichi il pregiudizio quando quest'ultimo è omogeneo tra i partecipanti. Dei pregiudizi disomogenei creano la possibilità per la correzione del pregiudizio attraverso un conflitto costruttivo".

L'omogeneità dei partecipanti nella discussione riduce la quantità e la qualità delle informazioni su cui deve basarsi il giudizio, e tende a soffocare il dialogo critico, per rinforzare i punti di vista comuni e i pregiudizi, e per produrre risultati estremi, polarizzati nella direzione di tali punti di vista e pregiudizi.

Le organizzazioni scientifiche private sono spesso notevolmente omogenee. Questo è chiaramente il caso dell'ICNIRP. Tutti i suoi membri hanno una formazione simile. Per tutti loro, il profilo rientra in quello di scienziati professionisti che lavorano per le università, i centri di ricerca pubblici o agenzie amministrative. I punti di vista alternativi o critici sono assenti, come ad esempio quelli delle imprese che producono appunto i controversi campi elettromagnetici e, soprattutto, quelli delle persone esposte ad essi, la cui capacità d'influenzare direttamente o indirettamente gli attuali membri dell'ICNIRP è solitamente molto limitata.
Questa mancanza di pluralità non è per niente fortuita, ma causata dal sistema utilizzato per eleggere i membri dell'ICNIRP. Come tutti sanno, la cooptazione tende a produrre gruppi omogenei, conservatori, immobili e non sufficientemente innovativi.

Questo è in netto contrasto con i principi di base attuali del diritto dell'Unione Europea. Come indicato nella Comunicazione della Commissione sulla raccolta e l'utilizzo delle competenze, il pluralismo è un fattore determinante per la qualità della consultazione scientifica. Pertanto, "ovunque è possibile, dovrebbe essere messa insieme una diversità di punti di vista..."
...
"..Per quanto possibile, dovrebbero essere ricercate nuove idee e intuizioni includendo individui al di fuori del cerchio abituale dei contatti del dipartimento..."

Distorsioni cognitive (estratti)
"...E' ben noto che le persone di solito sono affette da pregiudizio cognitivo, che può distorcere la loro percezione e indurle in modo sistematico a fare certi errori nel valutare i rischi. E alcune di tali distorsioni possono costituire, in misura maggiore o minore, un impedimento per i governi e per gli esperti per allineare le regolamentazioni sul rischio al progresso scientifico e tecnologico..."

"...Gli scienziati non sono immuni dal bias di conferma. Si potrebbe sostenere che sono meglio addestrati e più portati a mettere in dubbio le loro congetture che le persone comuni. Ma va sottolineato che l'atteggiamento critico dei primi, che è stato così importante per il progresso del genere umano, è difficilmente usato contro le proprie opinioni, ma solitamente verso quelle delle altre persone. Gli scienziati raramente fanno critiche alle loro proprie teorie o provano a ricercare informazioni per dimostrare quanto sbagliate esse siano. Le loro critiche sono normalmente dirette contro le idee di altri scienziati. E' più probabile che ricerchino prove che possano confermare le loro proprie teorie piuttosto che smentirle..."

Eccessiva sicurezza
"...Questo termine descrive l'inclinazione degli individui a sovrastimare le proprie perfomance (sovrastima), a credere erroneamente che tali performance siano migliori che quelle di altri (sovracollocazione) e di avere troppa fiducia nella veridicità o accuratezza dei loro giudizi (sovraprecisione). Per così dire, essi sono troppo ottimisti..."
...
"...Le conseguenze dell'eccesso di fiducia non vanno sottovalutate. L'eccesso di fiducia potrebbe portare i decision makers a prendersi rischi eccessivi e di fallire nella raccolta di ulteriori informazioni al fine di ridurre l'incertezza e prendere migliori decisioni..."

Elasticità delle teorie scientifiche ed elasticità delle norme (estratti)
"...La procedura che l'ICNIRP segue per produrre documenti da pubblicare illustra bene questo bias conservativo, caratteristico degli scienziati. Ricordiamoci che tali decisioni devono essere adottate per consenso unanime e, se quest'ultimo non può essere raggiunto, da una maggioranza di tre quarti dei membri. Questa regola ovviamente favorisce il mantenimento dello status quo, poichè una minoranza pari a un quarto dei mebri ICNIRP può bloccare qualsiasi cambiamento nelle dichiarazioni e nelle raccomandazioni prodotte da questa organizzazione..."

Conclusione (estratti)
"...Ci sono molte buone ragioni per i governi di non seguire acriticamente le raccomandazioni formulate dalle organizzazioni scientifiche private come la ICNIRP al fine di regolamentare alcuni rischi, in particolare i rischi che coinvolgono terze parti ..."
...
"...Anche se le nuove evidenze empiriche in contrasto con una teoria scientifica ufficiale potrebbero non costituire una ragione sufficiente per abbandonare tale teoria a livello puramente scientifico, si può giustificare un cambiamento delle norme giuridiche basate su quella teoria..."

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Nel contesto delle citazioni di cui sopra e i miei due post del 4 e 5 Aprile, è bene tenere a mente la più ampia tematica. I criteri di Salute Ambientale sono attualmente in corso di preparazione da parte del Progetto OMS (Organizzazione Mondiale della sanità) sui CEM, il Progetto sui CEM che è ha subito un cambio di direzione dalla ICNIRP ...

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