Emissioni di campo elettromagnetico all'interno degli autoveicoli
Pubblicato da admin in Autoveicoli · Sabato 27 Mag 2017
Immaginate di trovarvi all'interno dei locali di una discoteca con musica ad alto volume.
Nessuno dei presenti si preoccuperebbe delle "deboli" emissioni sonore di un disturbante e rumoroso impianto di climatizzazione funzionante negli stessi locali.
Analogamente, le emissioni elettromagnetiche dei terminali mobili all'interno degli autoveicoli in moto - con i telefoni in connessione vocale e/o dati o solo in standby - la fanno da padrona nel monopolizzare l'attenzione generale, rispetto ad altre emissioni di livelli ben più modesti, ma esistenti, nell'abitacolo delle vetture.
In effetti nessun dato serio è disponibile al largo pubblico sulle emissioni elettromagnetiche in alta e in bassa frequenza intrinseche delle varie tipologie di auto in commercio, men che meno per le nuove auto con motore elettrico, aldilà della mera aspettativa della conformità rispetto a limiti (molto elevati) riferibili all'insorgenza di effetti acuti a soglia (maschere dettate da ICNIRP per la popolazione) e delle relative dichiarazioni dei produttori.
La maggior parte dei nuovi modelli sfornati dalle case automobilistiche sono invece al loro interno sempre più connessi in modalità wireless ai terminali degli occupanti, seppure con potenze molto più deboli, e li espongono, in molti casi costantemente, a segnali wireless digitali impulsivi, incompatibili con una seria applicazione del principio di precauzione alla luce di tutto quanto già si sa sulle esposizioni a deboli livelli per tempi prolungati, ad esempio sugli effetti alla sfera neuro-cognitiva del soggetto esposto.
E' di pochi giorni fa l'annuncio della casa automobilistica Mercedes di un accessorio per alcuni modelli che chiude dentro un cassetto schermato il terminale mobile, lasciando la possibilità al terminale di connettersi alla rete tramite l'utilizzo di una antenna esterna all'abitacolo [1]. La campagna pubblicitaria denominata 'Fit and Healthy' non dovrebbe però far trarre conclusioni errate al consumatore, con il suo nome accattivante: le emissioni di debole potenza in radiofrequenza possono essere ugualmente presenti, all'interno dell'abitacolo, pur abbattendo notevolmente i livelli di campo elettromagnetico RMS (medi) causati dalla trasmissione di un terminale mobile attivo all'interno dell'abitacolo.
Un soggetto elettrosensibile adeguatamente informato non terrà un terminale mobile acceso all'interno della propria vettura. In realtà, se andiamo a evitare modelli di auto che presentano emissioni wireless di debole potenza (ad esempio Bluetooth) non disattivabili ed evitiamo di portare nell'abitacolo un terminale mobile che non sia spento o in modalità aerea, sono presenti emissioni di campo magnetico in bassa frequenza a motore acceso, variabili a seconda del regime del motore, le cui entità dipendono dal modello di auto (vedere figura per un esempio, emissioni di campo magnetico in bassa frequenza misurate con un nostro strumento [2] in regime variabile di guida extraurbana e urbana).
A tali emissioni intrinseche dell'auto, ovviamente poi si sommano le immissioni provenienti dall'ambiente esterno in cui si viaggia.
[2] Gigahertz Solutions NFA1000
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