Cablaggio per le comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali. Wireless?
Pubblicato da ing. Davide Maria Palio in Ambienti di vita · Domenica 27 Gen 2019 · 1:45
Tags: Wireless, residenziali, guida, tecnica
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E' stata pubblicata la scorsa settimana dal CEI la bozza della "Guida al cablaggio per le comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali". La fase di inchiesta pubblica è prevista con scadenza 18 Marzo 2018.
Il presente documento è una revisione della Guida CEI 306-2 "Guida al cablaggio per le comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali". Questa Guida si propone di fornire indicazioni per sviluppare al meglio il progetto del sistema di cablaggio sia in edifici nuovi dotati di infrastrutture ottimali sia in edifici esistenti dove e' necessario trovare un compromesso tecnico-economico. La guida si rivolge ai progettisti, agli installatori ed agli utilizzatori finali degli impianti di comunicazione come supporto per le scelte da operare. [..]
La bozza menzionata è attualmente visionabile per intero al pubblico dal seguente link (fino al 18 Marzo 2018).
Rispetto alla precedente edizione del 2014, la sezione 6 menziona in dettaglio gli obiettivi e le strategie della Commissione europea (l'attuale governo dell'Unione europea, in scadenza tra pochi mesi) e i più recenti standard wireless, tra cui la tecnologia 5G per la rete di accesso.
La guida italiana, orientata ai progettisti, al pari dell'edizione della guida in vigore, non fa nessuna menzione alla questione sicurezza delle tecnologie wireless in ambienti residenziali, anche se dal 2014 a oggi, a onor del vero, sono stati pubblicati tanti nuovi studi, non ultimo quello rilasciato dall'italiano, italianissimo Istituto Ramazzini, che dovrebbero imporre quantomeno una menzione informativa in una tale specifica guida, ricordiamolo, rivolta a progettisti. Ad esempio, ma non solo, nella tabella 5: Wi-Fi, punti di forza e punti di attenzione. La sicurezza non è solo la sicurezza dal rischio elettrico di folgorazione, cari membri del CEI.
Vale giusto la pena ricordare che anche il Ministero della Salute è uno dei soci di diritto del CEI.
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