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Valutazioni standard
Le valutazioni standard di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico si propongono di determinare i valori di immissione di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e di confrontarli con gli obiettivi di qualità, i valori di attenzione e i valori limite previsti dalla legge italiana, tramite misure nel sito di interesse.
Tali misure sono effettuate con strumenti professionali calibrati e possono avere come obiettivo la certificazione del non superamento o la certificazione del superamento dei tre parametri menzionati prima. Per maggiori dettagli, consultare i cenni relativi alla legislazione vigente.
Certificazioni in alta frequenza
Le sorgenti di campo elettromagnetico in alta frequenza per cui risulta più comune procedere a una verifica standard sono costituite da impianti di telecomunicazioni in prossimità dell'ambiente di vita (radio AM, FM, radioamatori, radio digitale, televisione digitale, telefonia mobile, internet mobile, etc.).
Le valutazioni prendono come riferimento il contenuto del DPCM 8 luglio 2003 (alta frequenza) e la norma tecnica CEI 211-7 (comprensiva di appendici).
In generale, secondo l'ultimo aggiustamento legislativo avvenuto nel 2012, si deve formalmente procedere a una misura mediata su 24 ore per poter confrontare il risultato di misura con l'obiettivo di qualità (6 V/m) e il valore di attenzione (6 V/m). In precedenza (prima del 2012), la legge italiana prescriveva il confronto con risultati di misura mediati su 6 minuti. Per il confronto con il valore limite (20 V/m), tuttora il confronto avviene sui risultati di misura mediati su 6 minuti.
Le valutazioni possono fare uso di tecniche di misura in banda larga e di tecniche di misura in banda stretta. Mentre per la certificazione del non superamento del valore di attenzione può essere sufficiente l'utilizzo della prima tecnica, per la certificazione del superamento del valore di attenzione è tipicamente richiesta la seconda tecnica (con diverse varianti di complessità a seconda dei tipi di segnale presenti).
Tuttavia, misure spot di durata limitata a 6 minuti possono essere tuttora utili per procedere a saggi in diversi punti del sito di interesse, al fine sia di escludere empiricamente e con ragionevole livello di probabilità - anche sulla base della conoscenza delle tipologie delle sorgenti da cui provengono le emissioni - eventuali scenari di superamento del valore di attenzione, sia di comprendere quali sono i punti con maggiori esposizioni in un'area di una certa superficie, e di selezionare il punto più idoneo per la misura continuata su 24 ore.
Misure certificate in bassa frequenza
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Misure certificate in alta frequenza
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Certificazioni in bassa frequenza
In bassa frequenza, si eseguono misure distinte di campo elettrico e di campo magnetico in quanto il regime dei due campi è separato.
La norma tecnica di riferimento da utilizzare per la certificazione del superamento o del non superamento è la CEI 211-6. Nel caso delle sorgenti menzionate, ha poco significato effettuare misure spot in quanto il campo magnetico, che in generale dipende dagli assorbimenti di corrente elettrica istantanea, può assumere andamenti molto variabili e poco prevedibili.
La misura del campo elettrico in bassa frequenza può essere opportuna in prossimità di linee aeree in alta tensione, dove il valore limite previsto per la popolazione (5000 V/m) può in determinati scenari essere superato.
Nel caso di prossimità di ambienti di vita prossimi ad elettrodotti in media e alta tensione, può essere opportuno o necessario escludere di trovarsi all'interno della fascia di rispetto dell'elettrodotto, verifica che possiamo effettuare sia tramite una specifica procedura di misura che con tecniche di modellazione analitica. Per maggiori dettagli, si consulti la sezione dedicata.